LA STORIA
L’avventura parte nel lontano 01 luglio 1955 data in cui Libertas Basket Bologna è affiliata per la prima volta alla Federazione Italiana Pallacanestro, con il numero 000143.
Tra maschile e femminile sono solo due le squadre in attività con un numero così basso, Pallacanestro Cantù e Olimpia Milano, a testimonianza di una tradizione e di una continuità mai mancata in casa rossoblù.
Possiamo dividere la storia della società in quattro macro aree, proprio come il numero dei suoi presidenti, appunto quattro in tutto.
FRANCO BONETTI
Franco Bonetti è colui da inizio alla storia, grazie anche all’amicizia e alla collaborazione dell’On. Giancarlo Tesini, per poi passare il testimone qualche anno dopo a Gianfranco Civolani, noto giornalista bolognese che terrà il club per ben 43 stagioni. Un tempo lunghissimo in cui Libertas si fà apprezzare anche nella massima serie A1 (3° posto nel 1973), orbitando sempre nei primi tre campionati nazionali.
Impossibile citare le centinaia di giocatrici passate sotto i portici bolognesi, molte nazionali, tante campionesse, altre semplici atlete delle grande famiglia Libertas.
L’ERA DI CEVOLANI
L’era Civolani si conclude nel 2005, quando la Libertas si salva all’ultima giornata playout a Torino sul filo di lana. Infatti dopo essere stata sconfitta tra le mura amiche, con i più a darla già per retrocessa, la società bolognese risorge come la fenice dalle sue ceneri e centra, grazie a una grande gara di ritorno la salvezza.
Il mitico “Civ” decide di passare la mano, capendo che è ora di una svolta.
FRANCO NESSI
Si apre la terza era con l’arrivo di Franco Nessi e una cordata di bolognesi tra cui Marco Santucci. In due anni la squadra si rilancia fortemente nel campionato di A2, arrivando a nel 2006 alle porte dell’A1. La Meccanica Nova targata coach Michele Teglia, viene sconfitta infatti nello spareggio promozione di Pescara, dopo aver vinto il proprio girone nord. L’anno seguente, sono ancora playoff, ma il team esce in semifinale.
FABIO LANDI
Dal 2008 ad oggi possiamo definirli “Tempi Moderni”. Nessi fa posto all’attuale proprietà, con l’arrivo di Fabio Landi, che dopo alcuni anni di prova in realtà minori come la Secchia Rapita in Serie B, decide di provare il grande salto e cimentarsi con l’A2 piena di tradizione e storia di Libertas Basket.
Il primo anno è un calarsi lentamente nel nuovo ruolo, prendendo le misure ad avversari e sistema, per poi rilanciare un nuovo progetto triennale conclusosi a giugno 2012. Sono stati tre anni di grandi successi: due Coppe Italia centrate (2010 e 2012), due titoli giovanili nazionali (U19 e U14) uniti a un secondo posto (U15) oltre a svariati campionati regionali vinti, valorizzando le giovani atlete sia del territorio bolognese, che su scala nazionale.
La stagione 2012/2013 che prenderà il via ufficialmente dal 6 ottobre, sarà l’inizio di un nuovo viaggio, sempre su base triennale in cui la società rossoblù vuole provare a lavorare maggiormente con le giovani, senza paura di lanciarle in prima squadra, consentendo loro di sbagliare e crescere, all’interno di un campionato senior competitivo e duro come la Serie A2.
L’obiettivo è la costruzione di alcune atlete di talento da portare a un livello più alto per poi cercare la promozione e raggiungere la massima serie, riportando la A1 a Bologna dopo oltre vent’anni (ultima stagione l’annata 1992).
Gli ingredienti ci sono tutti: una tradizione ultra cinquantennale fatta di passione e storia, con sponsor eccellenti come Lamborghini e Sinudyne, o Meccanica Nova legata a Libertas da ben sette stagioni, unita alla competenza e alla professionalità di uno staff rodato.
Tante le collaborazioni, come ad esempio la Polisportiva Pontevecchio nel settore giovanile, o la Biancoblù Basket con cui Libertas a tanti aspetti in comune non ultima la propria casa, il bellissimo impianto del PalaDozza, storico Madison di Piazzale Azzarita.
In questi momenti di congiuntura economica sfavorevole, Libertas Basket rilancia la propria attività investendo su se stessa e le giovani, cercando di garantire un futuro importante alla pallacanestro femminile a Bologna, certa che sia la strada giusta per centrare questo ambizioso obiettivo.