21 settembre 2018

La protagonista della nostra ormai abituale chiacchierata con la meglio gioventù del basket femminile made in Bologna – e made in Fortitudo Rosa-Libertas Basket – questa volta è Ginevra Gandolfi. Si è appassionata alla pallacanestro prima ancora di praticarla, attraverso i racconti di suo padre e le prime partite viste “a Palazzo”, come si usa dire tra tifosi bolognesi. E poi a 7 anni ha voluto provarla dal vivo. E da lì in poi è stata tutta una discesa. Anche per lei, come per alcune delle compagne di squadra che abbiamo già intervistato, il 2018-2019 riserverà una première: il Campionato di Serie B indossando i colori della Libertas. A Ginevra ora la parola!

 

“Il mio rientro in campo per questa stagione è iniziato nel migliore dei modi. Le nuove compagne sono tutte molto disponibili: essendo per la maggior parte più grandi – io sono del 2000 – hanno più esperienza, quindi con loro ho un’ulteriore linea guida. Con il coach Andrea Castelli mi trovo molto bene, ho già fatto altre stagioni con lui e quando ho ricevuto la notizia del suo ritorno non ho avuto dubbi sul da farsi. Il basket per me non è solo uno sport, è una grande passione, una forma di benessere e una valvola di sfogo. Mi ha insegnato tante cose, tra cui il rispetto e la condivisione di emozioni, belle o brutte che siano. Mi ha trasmesso l’importanza di stare insieme, di essere una squadra, per ottenere risultati che non si raggiungerebbero facendo tutto da sole. Delle componenti della squadra attuale sono mie compagne da sempre Benedetta, Giulia e Elisa (Bonfiglioli, Righi, Gamberini, ndr). Con altre ci siamo divise durante il tempo, ma solo nella condivisione dello spogliatoio, assolutamente non nella vita. Sono alta 1.60 m – per Alessandro Colombi, il nostro preparatore, di meno, ma lui mente! Il mio ruolo è principalmente quello di guardia e per tutti sono la Gine”.